Non ho idea di come, in generale, una o più menti umane possano dare vita ad un fumetto.
Posso però dirvi come nasce Cotus & Leon. Almeno nella mia mente. In quella di Cotus, a parte qualche anatema malefico (sbagliato), potrete trovare solo segatura (dovrebbe portare un cappello perchè se piove gli si bagna, e si gonfia), per cui al momento lo tralasciamo.
Qualche tempo fa, mi soffermo a pensare sul fatto che
Francesco Gaston alias Cotus, disegna molto, ma molto bene. Ovviamente per quelli che sono i miei gusti, perchè di voi, in linea di massima, me ne fotto. Le nostre strade si sono incrociate per puro caso in una palestra, e siamo diventati buoni amici. Il fatto è che lui sa fare molte cose, artisticamente parlando, e tutte a un livello degno di nota: questo gli impedisce di incanalare questi stimoli in una sola attività per un periodo continuato. Ad un certo punto della storia, sembra che le nostre strade si debbano separare a causa di quell'interesse comune, che io non posso più coltivare. Ed è qui che scatta la molla. Io, a detta di molti tra quelli che mi conoscono, sono un simpaticone, uno con la battuta (quasi) sempre pronta: un coglione insomma. Ma ho lo stesso problema di Cotus: disperdo energie per cazzeggiare in troppi campi. Non riesco a incanalare, ecco. E allora la soluzione mi si para limpida davanti: facciamo un fumetto e prendiamo due piccioni a bastonate, come si dice dalle mie parti (d'altronde se vai cagando dappertutto, alla fine uno che si incazza lo trovi): così noi continuiamo a vederci e canalizziamo ognuno per la sua parte, le energie disperse. Glielo propongo, accetta subito, e dopo una settimana sappiamo cosa e come vogliamo farlo: il divertimento dovrà essere generale, nostro e di chi legge. Tutto viene da sè. I personaggi, legati al nostro comune amore per il fantasy, ma privo di quell'aura seriosa e drammatica che riveste la maggior parte degli eroi fantasy, gente che si fa in quattro per salvare il mondo di turno. E così nascono una serie di vicessitudini esilaranti, a volte folli, che porteranno i "nostri eroi" ad affrontare situazioni al limite (del ridicolo). Mi fermo qui, altrimenti vi annoio, ma vorrei scorrere con voi le diverse chiavi di lettura di questo post per essere certo di aver centrato il target.
Le possibilità sono:
1) Vi siete trovati d'accordo soprattutto sul fatto che sono un coglione. Siete in sintonia con parecchi altri, tra cui Cotus.
2) Vi siete trovati a pensare che due che hanno bisogno di incanalarsi per giungere alla luce vi ricordano bisogni fisiologici, e al momento state risolvendo il parallelo con affrettate conclusioni errate del tipo "questo fumetto sarà una cagata".
3) Pensate che il fumetto è svago, e deve avere solo la pretesa (grossa, grossissima) di farvi evadere dalla realtà per qualche minuto, per portarvi altrove.
Ora:
se avete scelto la prima possibilità, lo saprò e vi brucerò la macchina (la verità brucia...).
se avete scelto la seconda possibilità, noi lo sapremo e vi bruceremo la macchina. Però ci siete simpatici.
se avete scelto l'opzione 3 (ma lo so che non disdegnate la 1 e la 2, bastardi...) allora presto verrete accontentati.
Soddisfatti o rimborsati (dall'assicurazione, per la macchina...).
PS: è drammatico notare come, una volta letto questo post, c'è altissimo rischio di ritrovarsi a piedi.
A presto
Cotus e Leon